In occasione del World Heart Day approfondiamo le caratteristiche peculiari di un alimento tanto buono quanto benefico anche per il cuore:
Il peperoncino!
Il regolare consumo di peperoncino può essere considerato benefico per la nostra salute, indipendentemente dalla qualità complessiva della dieta e dallo schema alimentare seguito, quindi anche in chi non segue una dieta mediterranea.
E’ documentata da diversi studi la sua azione antibatterica e vasodilatatrice, oltre a tenere sotto controllo i valori del colesterolo e della pressione sanguigna.
Al 2017 risale la pubblicazione di uno studio che lo classifica come alimento utile nelle diete ipocaloriche, grazie al suo potenziale effetto positivo sul metabolismo.
I nutrienti a cui sono imputate le suddette proprietà, sono compresi in un mix di sostanze antiossidanti quali vitamina C, carotenoidi, polifenoli, e il merito principale è da imputare alla capsaicina, principale molecola contenuta nella bacca e responsabile della sua piccantezza.
Sono molteplici gli studi che provano la diminuzione del rischio cardiovascolare nei consumatori di peperoncino, tenendo però presente che non è indicato per alcune patologie e per alcune categorie di persone (bamini e donne in gravidanza).
Più enti di ricerca italiani, tra i quali l’ISS hanno collaborato ad uno studio pubblicato di recente in cui per oltre otto anni, sono stati monitorati quasi 23000 adulti: gli autori sono arrivati a dimostrare che nelle persone che consumavano peperoncino quattro o più volte a settimana il rischio di morire di ictus cerebrale e di infarto era significativamente più basso.
Questo studio non dà indicazioni sulle quantità da consumare e su quale tipo sia più indicato di altri, comunque è certo che usare il peperoncino o altre spezie al posto del sale, riducendo quest’ultimo, dà vantaggi dal punto di vista del controllo della pressione arteriosa, oltre a migliorare il sapore degli alimenti.
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