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Tutto il buono della Quinoa

Pianta erbacea, della stessa famiglia di spinaci e barbabietole, è considerata uno pseudocereale per il suo elevato contenuto di amido.
Originaria delle aree montagnose di Perù, bolivia, Ecuador e Colombia, dove iniziarono a coltivarla tra i 7000 e i 5000 anni fa.


E’ una pianta robusta e resistente, in grado di crescere anche su terreni aridi e sassosi fino a 4000 metri di altitudine. Può raggiungere i 3 metri di altezza e produce una pannocchia sulla quale si trovano piccoli semi di colore giallo, rosso o nero, in base alla varietà.
Rispetto agli altri cereali, la quinoa ha un alto contenuto di proteine, tra cui molti aminoacidi essenziali (assunti con l’alimentazione), e non contiene glutine.
Elevato è il contenuto in fibre.


Contiene più grassi rispetto agli altri cereali, con acidi grassi insaturi (palmitico, linoleico e oleico), protetti dal fenomeno di ossidazione grazie all’elevato contenuto di vitamina E.
Buono il contenuto di vitamine B1, B2, B6 e di folati, mentre i sali minerali sono doppi rispetto agli altri cereali: alta concentrazione di manganese e presenza di calcio, ferro, fosforo, potassio, magnesio, rame, zinco e selenio, e assenza di sodio.
Contiene fitosteroli, che stimolano riduzione di livelli ematici di colesterolo LDL, è caratterizzata da un basso indice glicemico e i flavonoidi le conferiscono proprietà antiossidanti e di riparazione dei danni cellulari. In virtù dei fitonutrienti in essa contenuti, ha un’azione antinfiammatoria.


La quinoa è un “cibo funzionale” in quanto naturalmente ricco di principi nutritivi con proprietà benefiche e protettive per la salute.
Prima della cottura i semi vanno lavati per togliere eventuali residui di saponina, sostanza amara che riveste i semi, con funzione protettiva da parassiti ed uccelli.

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