News

Scopriamo insieme l’Anice

L’anice in epoca medioevale era già diffuso dal Mediterraneo al Nord Europa, ed era utilizzato sia in cucina che in farmacologia. Era di così largo impiego, che i soli pedaggi fissati sulle importazioni dei semi di questa pianta servirono a pagare buona parte dei lavori eseguiti sul London Bridge nel 1300.

Nel 1543, Fuchs, botanico tedesco, scriveva nel suo Novo Erbario: “Il seme di anice rende l’alito lieve e profumato, utile come dissetante, impedisce il gonfiore di stomaco. Fa produrre più latte alle donne e stimola il desiderio concupiscente. Questo seme fa del cibo un piacere….”

Nel 1800 ebbe molto successo la bevanda ottenuta allungando poche gocce di anice con acqua ghiacciata.
La pianta viene fatta essiccare per ottenere dei piccoli acheni intensamente profumati, detti semi per il loro aspetto, anche se in realtà si tratta di frutti, che contengono l’anetolo, sostanza oleosa responsabile del tipico aroma.
Nel frutto dell’anice troviamo un’ottima fonte di sali minerali, fra cui interessanti livelli di ferro e di manganese.
Anche le vitamine sono discretamente rappresentate.

Ha proprietà calmanti per la tosse, effetti benefici in caso di sindrome da colon irritabile e riduce la sensazione di gonfiore addominale, oltre a combattere l’alitosi.

La tisana all’anice è nota come rimedio per favorire il sonno, e a fine pasto aiuta la digestione. 1 grammo di semi è sufficiente per preparare una tisana con 250 ml di acqua.

E’ stato riscontrato che allevia gli effetti sgradevoli della menopausa, riducendo intensità e frequenza delle vampate di calore grazie a sostanze chimiche vegetali che “imitano” gli effetti degli estrogeni.

Viene usato in cucina su numerosi dolci, prodotti di panificazione, verdure, carni, in confetteria, liquoreria, farmacia, caramelle, bevande alcoliche come l’Anisetta, la Sambuca e l’Assenzio, liquore simbolo di artisti, scrittori, musicisti, intellettuali bohemien del XIX secolo.

Prova i Semi di Anice Borghini!