Fagioli neri (e cioccolato?)

I fagioli neri sono molto utilizzati nella cucina messicana, in quella dell’America Centrale e Meridionale, oltre che degli Stati Uniti del Sud.

Sono adatti per la preparazione di puree, di sughi con i quali condire riso e pasta, per arricchire insalate contorni e minestre; sono di color ebano lucido ed hanno un sapore deciso e speziato; si prestano anche per preparazioni dolciarie: è di moda la torta di fagioli neri e cioccolato… da provare!

Dal punto di vista nutrizionale, si differenziano dalle altre varietà di fagioli per un maggior contenuto sali minerali, vitamine, e per l’elevato contenuto di proteine vegetali. Inoltre, l’elevato apporto di fibre fa si che questo legume favorisca la digestione, il transito intestinale e prevenga la stipsi, con effetto benefico per l’intestino.

Molteplici sono i fitonutrienti di cui i fagioli neri sono ricchissimi: i flavonoidi come miricetina, quercetina, Kaempferolo e le antocianine, responsabili del colore nero, concentrati nella buccia di questo legume, insieme agli acidi fenolici ed alle saponine. Sostanze potenti, tutte queste, che ritardano l’invecchiamento e aiutano nella prevenzione di molte malattie degenerative, tra cui il cancro.
Rappresentano una fonte importante di micronutrienti, tra i quali vitamine del gruppo B, acido folico, ferro, calcio magnesio, fosforo, potassio, sodio, e manganese.

Grazie al prezioso mixer di nutrienti, aiutano nel controllo dei livelli ematici di colesterolo, ed a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue riducendo il rischio di diabete e malattie cardiache.
Contengono anche carboidrati, tra cui amido detto resistente in quanto non viene disgregato in zuccheri semplici dai succhi gastrici nel tratto digestivo, non andando così ad aumentare l’indice glicemico nel sangue, che resta inalterato.

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