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Lo pseudocereale senza glutine

Il grano saraceno, o “Fagopyrum esculentum”, frutto di una pianta della famiglia delle Poligonaceae, è uno pseudocereale, ma, per motivi commerciali (produzione di farine), è incluso tra i cereali.

Conosciuto nell’Asia sudorientale già nel 6000 a.C., si pensa che in Cina sia avvenuta la domesticazione; da qui la pianta si è diffusa in altre regioni dell’Asia e, a partire dal Medioevo, anche in Europa.


Su 100 g contiene solo 3 g di grassi, soprattutto insaturi (a. oleico e a. linoleico), 70 g di carboidrati sottoforma di amido, e 10 g di fibre.
Le proteine sono 13 g, povere in metionina, ma ricche in treonina, triptofano e lisina, aminoacido quest’ultimo poco presente negli altri cereali.
Buono il contenuto in vitamine del gruppo B e in folati.


Rilevante la presenza di manganese, magnesio, rame, fosforo, zinco, ferro; bassissimo il contenuto di sodio, assenti colesterolo e steroli.


Ha proprietà drenanti dovute all’elevato apporto di potassio che, combinando la sua azione con quella degli antiossidati presenti nei chicchi, porta a contrastare edemi, ristagni di liquidi e cellulite.
Ottimo per i celiaci in quanto non contiene glutine.
Soprattutto nel guscio sono presenti sostanze fenoliche (tra cui la “rutina”), dalle proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie, inibitrici dell’aggregazione piastrinica e dell’angiogenesi, oltre ad azione protettiva per le pareti dei vasi capillari.


Il consumo di grano saraceno è associato a riduzione di malattia coronarica, e a prevenzione di patologie dell’apparato cardiovascolare.
L’amido che contiene determina un minore innalzamento del glucosio e dell’insulina rispetto ad altri cereali (minore indice glicemico).


Può essere consumato condito con salsa o sugo, o saltato in padella con verdure, pesce, carne o legumi, o usato in polpette o torte salate. Prova ora il nostro Grano Saraceno Bio!